19 Chi è veramente Gesù?


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Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.

(Giovanni 17:5)

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La preesistenza di Gesù

Le religioni e le organizzazioni religiose in un modo o nell’altro sono tutte colpevoli di aver manipolato la Bibbia, “la Parola di Dio”, “la rivelazione di Dio a tuti gli uomini” e questo lo fanno al fine di controllare i loro seguaci facendone di loro delle marionette.


Analizzando le parole della Bibbia ed in particolare quelle di Gesù si arriva ad una sola conclusione e cioè o Gesù diceva follie oppure era veramente chi diceva di essere. Quando Gesù dice: “Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.” di fatto sta affermando che lui esiste da prima che il mondo venisse all’esistenza ovvero esiste da prima della creazione, prima dello spazio e del tempo e dunque in forma divina e partecipe della gloria di Dio. Prima della creazione Dio esiste dall’eternità e Gesù ovviamente non ancora in forma corporea era con Dio e ne condivideva la sua divinità e la sua gloria.


Il Gesù dei vangeli è la persona che stava in forma spirituale col Padre prima che il mondo fosse e che ad un certo momento della storia decide di scendere dal cielo prendendo forma umana.


Da essere divino a essere umano

Possiamo continuare a negare ogni evidenza oppure possiamo prendere consapevolezza di ciò che la Bibbia dichiara su Gesù. Nei versetti di Filippesi 2 si trova la chiara dichiarazione del figlio di Dio che prende forma umana.


Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesú, il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesú si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesú Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. (Filippesi 2:5-11)


Quando la Bibbia parla di Dio o di Deità, non si sta riferendo ad una persona sola ma ad un insieme di persone omogenee, similmente quando noi parliamo di uomo o di umanità, ci stiamo riferendo ad un insieme di persone simili ed omogenee. Se superiamo questo ostacolo mentale ed apriamo la mente su ciò che la Bibbia ci rivela, non possiamo negare che la deità è composta da Padre, Figlio e Spirito Santo, ognuno di loro è spirito ed ognuno di loro condivide la deità con gli altri. Abbiamo dunque la razza angelica, l’umanità e la deità.


Il Padre, il Figlio e Lo Spirito Santo

Non è dunque possibile accettare che il figlio sia un dio minore perché Dio è uno solo e non è diviso in se stesso. Anche per quanto riguarda lo Spirito Santo la Bibbia ci rivela che non è una energia o una forza attiva ma piuttosto una persona dotata di una volontà decisionale, in grado di sostituire pienamente Gesù per continuare la sua opera e per rendergli gloria. Considerate ciò che dice Gesù con queste parole:


Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. Tutte le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà. (Giovanni 16:13-15)


Gesù riferendosi allo Spirito Santo lo chiama con dei titoli personali come “lui o egli” inoltre l’opera che lo Spirito deve compiere è quella di prendere ed annunziare le cose di Gesù. È scritto infatti che lo Spirito Santo quando verrà opererà come vicario di Cristo.


Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Di peccato, perché non credono in me; di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete piú; di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. (Giovanni 16:7-11)


Lo Spirito Santo dunque ha il compito di servire Gesù e di portare a lui le persone convincendole di essere dei peccatori bisognosi di salvezza mediante la fede in Gesù, convincendole che Gesù è risorto ed è tornato al Padre pertanto questa è la giustizia di Dio per il perdono e la vita eterna come pure di giudizio in quanto Gesù ha vinto il mondo, ha vinto sul peccato e su Satana che ora viene giudicato e cacciato dai luoghi celesti.


Gesù ora siede alla destra del Padre e questo significa che siede sul trono di Dio dove siede anche il Padre e pur posizionalmente sottoposto al Padre, ne condivide comunque la stessa autorità. Scrivendo alla chiesa di Colosse, l’apostolo fa una affermazione molto diretta e specifica per quanto riguarda Gesù:


Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo, poiché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità. (Colossesi 2:8-9)


Paolo sta dicendo che anche in forma umana l’autorità di Gesù era pienamente divina in quanto a lui lo Spirito non è stato dato con misura ed è proprio Gesù colui che Battezza in Spirito Santo per la salvezza e battezza col fuoco per il giudizio e la condanna.


Il potere assoluto di Gesù

Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra…

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Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen».

(Matteo 28:18-20)

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Gesù compiuta la sua opera dichiara di avere sommo potere in cielo ed in terra, in un altro versetto Gesù dice che il Padre non giudicherà nessuno ma il giudizio finale è stato dato nelle mani di Gesù (Giovanni 5:22) Gesù è anche colui che con il suo potere risveglierà i morti e li farà uscire dalle tombe dando loro la vita. Nel libro di rivelazione Gesù viene chiamato il Re dei Re ed il Re di tutta la terra.


L’eternità che noi vivremo dunque non sarà con Dio che nessuno può vedere in quanto trascendente dalla creazione ma piuttosto con Gesù il quale avendo mantenuto la sua forma corporea potrà vivere in mezzo agli uomini, regnare e decidere del loro futuro.


L’unicità di Gesù

Quando si studia la persona di Gesù, si comprende la sua unicità al di sopra di ogni essere vivente.


- La sua nascita fu unica. Un Angelo dichiara che lo Spirito Santo adombrerà Maria e da lei nascerà il figlio dell’altissimo.

- La sua vita fu unica. Una vita santa e senza peccato dalla nascita in quanto non dal seme di Adamo

- Le sue opere. Gesù disse: se non credete a me, almeno credete alle mie opere che testimoniano di me. Gesù aveva potere sulla natura, sul mare, sul vento e persino sulle leggi fisiche in quanto potè camminare sull’acqua, trasformare l’acqua in vino e generare la materia moltiplicando dei pani e dei pesci. Inoltre guarì le persone da ogni infermità, diede la vista ai ciechi, fece udire i sordi, fece camminare gli storpi, guarì i lebbrosi e risuscitò le persone dai morti.

- La sua autorità sulla sfera spirituale. Anche i demoni vedendo Gesù lo riconoscevano come il figlio di Dio (notare il Figlio e non un figlio) e si gettavano ai suoi piedi chiedendo misericordia, infatti Gesù comandava ai demoni cosa che nessuno aveva mai potuto fare e per questo il popolo era meravigliato.

- La sua morte e risurrezione. Anche la sua morte fu unica così pure la sua risurrezione. Infatti Gesù è risorto per l’eternità come capostipite di una nuova generazione che in lui risorgerà a vita eterna.

- La sua personalità. Gesù dichiara di essere sceso dal cielo, di essere uno con il Padre facendosi uguale a Dio. Per questo lo volevano lapidare ma lui non avrebbe mai potuto rinnegare la sua essenza infatti disse queste parole: “prima che Abramo fosse; IO SONO”. Questo essere “IO SONO” lo posiziona ad essere la persona di JHWH del V.T.


I riferimenti di Gesù quale JHWH nella sua preesistenza sono tanti ma basta meditare sul libro degli Ebrei per comprenderlo:


Del Figlio invece dice: «O Dio, il tuo trono è per i secoli dei secoli, lo scettro del tuo regno è scettro di giustizia. Hai amato la giustizia e odiato l'iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni». E ancora: «Tu, o Signore Gesù, nel principio fondasti la terra e i cieli sono opera delle tue mani, Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, e li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati; ma tu sei lo stesso, e i tuoi anni non verranno mai meno». (Ebrei 1:8-12)


Da notare che queste citazioni nel V.T. vengono attribuite a JHWH.


Ho detto: «DIO mio, non portarmi via nel mezzo dei miei giorni. I tuoi anni durano per ogni età. Anticamente tu hai stabilito la terra e i cieli sono opera delle tue mani; essi periranno, ma tu rimarrai: si logoreranno tutti come un vestito; tu li muterai come una veste ed essi saranno cambiati, Ma tu sei sempre lo stesso e gli anni tuoi non avranno mai fine. (Salmi 102:24-27)


Il nuovo patto di JHWH

Una ulteriore riprova della preesistenza di Gesù in forma divina la troviamo nella sua venuta e nel suo patto con l’umanità. Nel V.T. si legge:


«Ecco, io mando il mio messaggero a preparare la via davanti a me. (Malachia 3:1)

L’adempimento di questa citazione la troviamo nelle parole di Gesù riferite a Giovanni:

Ma che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sí, vi dico, ancor piú di un profeta. Egli è colui del quale è scritto: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, il quale preparerà la tua strada davanti a te". (Luca 7:26-27)

JHWH dice che Giovanni il battista viene a preparargli la via ma ciò che vediamo è la rappresentazione in forma umana di JHWH che viene per essere il salvatore del mondo.


Poi c’è il nuovo patto con l’umanità che JHWH dice di voler compiere con l’umanità:

Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Signore»; dice l'Eterno. (Geremia 31:31-32)

JHWH dichiara la sua intenzione di fare personalmente come fece in passato, un nuovo patto col suo popolo e vediamo che in questa occasione lo farà in forma umana:

Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me» Cosí pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi. (Luca 22:19-20)

A conferma del fatto che Dio in forma umana sparge il suo sangue, leggiamo in Atti 20:

Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue (Atti 20:28)

Ciò che dunque si comprende dalla scrittura è che JHWH vuole fare un nuovo patto e per fare questo fa preannunciare la sua venuta in forma umana tramite Giovanni e poi durante l’ultima cena in forma di Gesù, JHWH stabilisce il nuovo patto col suo popolo e con tutta l’umanità sacrificando se stesso per il perdono dei peccati.


Gesù il primo e l’ultimo

Confrontiamo due testi dove Dio si dichiara come Re di Israele, come redentore e come il primo e l’ultimo e come unico Dio:

Cosí dice l'Eterno, il re d'Israele e suo Redentore, l'Eterno degli eserciti: «Io sono il primo e sono l'ultimo, e all'infuori di me non c'è DIO. (Isaia 44:6)


«Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio, e la fine», dice il Signore Gesù «che è, che era e che ha da venire, l'Onnipotente». …  Mi trovai nello Spirito nel giorno del Signore e udii dietro a me una forte voce, come di una tromba,che diceva: «Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, e ciò che tu vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese che sono in Asia … Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra su di me, dicendomi: «Non temere! Io sono il primo e l'ultimo, e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli amen; e ho le chiavi della morte e dell'Ades. (Rivelazione 1)


Ancora una volta Gesù si manifesta come il Dio del V.T. in forma umana. Ci sono molti e altri versetti che mostrano la divinità di Gesù e la sua preesistenza  divina ma non è possibile elencare tutti. Tuttavia vi ricordo che Gesù stesso affermo che nessuno aveva mai visto il Padre ma nel V.T. JHWH si mostrava alle persone e con Mosè parlava persino faccia a faccia. Da questo l’evidenza che JHWH non è il Padre ma il Figlio allora rappresentato in forma angelica per essere visto e per poter relazionarsi con gli uomini e con gli angeli.


Le religioni e le organizzazioni religiose sono un inganno, manipolano la verità per sottomettere i loro adepti ma la scrittura invita tutti ad uscire da Babilonia!


Per un ulteriore studio sulla relazione tra JHWH e Cristo potete leggere il libro di Ellero Balzani “JHWH la password di se stesso” al link : http://visioli.me/geova/

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