Sei legato?

31/10/2021


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E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.

E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno, perché tuo è il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen".

Perché, se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre.

(Matteo 6:12-15)

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Perdonare non è una opzione

Gesù in più occasioni tratta l’argomento del perdono per correggere la tradizione la quale riteneva che ci fosse un numero limitato di sette volte per quanto riguarda il perdono dopodiché ci si poteva ritenere a posto in coscienza.  Pietro stupito degli insegnamenti di Gesù sul perdono chiede un chiarimento sul tema:


Allora Pietro, accostatosi, gli disse: «Signore, se il mio fratello pecca contro di me, quante volte gli dovrò perdonare? Fino a sette volte?». (Matteo 18:21)


Risposta sbagliata, non fino a sette volte ma fino a settanta volte sette come dire “sempre”. La parabola che segue nei versetti successivi mostra come Dio ci ha così tanto perdonato da ridarci la vita. Domanda: non dovremmo forse fare altrettanto anche noi?


La parabola del creditore spietato


Gesú gli disse: «Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Perciò il regno dei cieli è simile ad un re, il quale volle fare i conti con i suoi servi. Avendo iniziato a fare i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. E non avendo questi di che pagare, il suo padrone comandò che fosse venduto lui con sua moglie, i suoi figli e tutto quanto aveva, perché il debito fosse saldato. Allora quel servo, gettandosi a terra gli si prostrò davanti dicendo: "Signore, abbi pazienza con me e ti pagherò tutto" Mosso a compassione, il padrone di quel servo lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito fuori, incontrò uno dei suoi conservi, che gli doveva cento denari; e, afferratolo per la gola, lo soffocava dicendo: "Pagami ciò che mi devi" Allora il suo conservo, gettandosi ai suoi piedi, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò tutto" Ma costui non volle, anzi andò e lo fece imprigionare, finché non avesse pagato il debito. Ora gli altri servi, visto quanto era accaduto, ne furono grandemente rattristati e andarono a riferire al loro padrone tutto ciò che era accaduto. Allora il suo padrone lo chiamò a sé e gli disse: "servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché mi hai supplicato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" E il suo padrone, adiratosi, lo consegnò agli aguzzini finché non avesse pagato tutto quanto gli doveva. Cosí il mio Padre celeste farà pure a voi, se ciascuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello i suoi falli». (Matteo 18:22-35)


Non ci sono né scusanti e né attenuanti, il discorso è chiaro e non richiede alcuna particolare interpretazione, la mancanza di perdono è una cosa grave agli occhi di DIO.


Cosa ti impedisce di perdonare?

Nello stesso contesto del capitolo 18 di Matteo dove Gesù narra la parabola del creditore spietato, si comprende un altra verità importante che condiziona la nostra vita e la nostra libertà e cioè che la mancanza di perdono è un laccio verso noi stessi oltre che verso gli altri.


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In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo;

e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo.

(Matteo 18:18)

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Gesù sta dicendo che quando non perdoni un tuo simile, questo fatto diventa un laccio, un legame forte che si instaura non solo tra te ed il tuo fratello ma questo legame si estende fino al cielo, fino agli occhi di Dio e fino a quando non avrai perdonato questo peccato, questo laccio influirà su tutto il tuo rapporto con Dio. Un simile laccio è come un pugno nello stomaco, ogni volta che rivedrai quella persona o anche solo tornerà alla mente il ricordo di lui, la tua pace interiore sarà disturbata e la tua coscienza non ti darà pace.


Tutto questo a motivo del tuo orgoglio? Nemmeno Dio ha ritenuto l’orgoglio cosa più importante della vita di tutti noi, infatti egli non solo ci ha perdonati ma ha anche pagato con la sua vita il prezzo di riscatto per la nostra.


Pensi di essere perdonato pur non avendo perdonato?

Nella preghiera conosciuta da tutti come la preghiera del Padre nostro, Gesù in questo modello di preghiera suggerisce queste parole: “E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.” (Matteo 6:12) ovvero perdonaci così come anche noi abbiamo perdonato! Ma per essere più chiaro che mai su questo punto, Gesù conclude con queste parole: “Perché, se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre. (Matteo 6:14-15). È cosa spaventosa finire poi sotto il giudizio di Dio!


Perdonare non è facile

Non si può certo dire che perdonare sarà una cosa facile, nella mia vita ho dovuto perdonare molte volte e vi assicuro che non è stata una passeggiata, ma ancora peggio è stato quando ho dovuto perdonare ad un mio fratello in Cristo. Mi sarei aspettato dei torti da persone che non conoscono Dio ma non mi sarei mai aspettato un torto da un mio fratello in Cristo! Vuoi sapere una cosa? Gesù è stato tradito proprio da uno dei dodici apostoli, da uno che mangiava nel suo stesso piatto. E per cosa? Per soldi, per trenta pezzi d’argento che poi non è nemmeno riuscito a prenderli e per questa sua colpa finì con l’impiccarsi!


Caro fratello o chiunque tu sia, rimuovi al più presto da dentro di te ogni radice di amarezza, una radice che affonda nel terreno poi diventa una pianta sempre più grande e più difficile da abbattere.

Decidi di perdonare come anche tu sei stato perdonato, il perdono è un atto di volontà, devi decidere di porre fine a quel risentimento, a quell’odio in fondo al cuore per tanto ti possa aver fatto soffrire, ti assicuro che poi starai meglio anche tu.

Sciogli oggi stesso quei legami che ti impediscono di vivere una vita serena in Cristo e sii sempre più conformato all’immagine del Signore.


Preghiera per il perdono

Signore, sono consapevole che nonostante non meritassi nulla, tu mi hai grandemente perdonato. Ti ringrazio dell’abbondanza del tuo amore e della tua grazia che mi hai elargito mandando tuo figlio ad espiare su quel legno ogni mia colpa. Ti prego ora di aiutarmi a perdonare tutti quelli che mi hanno ferito dentro. Ho deciso di mettere ogni mia amarezza ai tuoi piedi affinchè col tuo soffia la possa spazzare via. Spezza ogni legame di malvagità, di odio e di risentimento che mi impediscono di venire a te con tutto il cuore. Dammi la tua forza ed il tuo amore e fai che io possa rialzarmi alla tua presenza. Sia la tua gloria su di me per avermi trasformato in un figlio di Dio. Te lo chiedo nel nome prezioso di Gesù nostro Signore e Salvatore.

Amen

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