E avvenne che egli si trovava in un certo luogo a pregare e, come ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli
(Luca 11:1)
Gesù per quanto riguarda la preghiera è stato per noi un modello da imitare, la sua è stata una vita di preghiera e di piena relazione con il Padre, anche la sua morte fu motivo di preghiera e mentre lo crocifiggevano disse: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
Signore insegnaci a pregare
La richiesta dei discepoli ci lascia alquanto perplessi, stiamo parlando di ciò che doveva essere il popolo di Dio di allora, una nazione alla quale era stata data la legge di Dio, un popolo guidato da capi religiosi che insegnavano nelle sinagoghe e innalzavano preghiere nelle piazze. Come mai vedendo il Signore gli chiedono “insegnaci a pregare”?
Chiaramente le parole di Gesù, i suoi insegnamenti e la sua vita di santità li aveva toccati nel profondo del loro cuore, davanti a lui si sentivano mancanti e proprio una di queste mancanze era LA PREGHIERA!
Cos’è che non andava nella preghiera dei farisei?
Gesù non è mai andato troppo per il sottile con i Farisei e le sue parole verso di loro erano come dei macigni e come dei colpi di spada potenti a condanna della loro ipocrisia. Guai a voi… vedi - Luca 23:37-54
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna piú severa.
(Matteo 23:14)
La preghiera del Padre nostro
Quando i discepoli chiedono a Gesù di insegnar loro a pregare, egli fornisce loro un modello di preghiera conosciuta col nome di “Padre Nostro”. Questa preghiera si trova nel vangelo di Matteo al capitolo 6.
Matteo 6:5-8
5 E quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe, e agli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini; in verità vi dico che essi hanno già ricevuto il loro premio. 6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente. 7 Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani perché essi pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate.
La premessa alla preghiera viene proprio dal pessimo esempio dei capi religiosi, quindi:
quando tu preghi non essere come gli ipocriti
quando tu preghi non metterti in mostra su di un piedistallo
quando tu preghi non essere ripetitivo
Quando ci rivolgiamo a Dio in preghiera, non stiamo comunicando come ad un nostro simile ma ci stiamo rivolgendo al creatore dei cieli e della terra e ci deve essere un atteggiamento di timore, tremore e di riverenza. L’ipocrisia non è certo il modo corretto di atteggiarsi, l’innalzarsi davanti a lui non è raccomandato e tantomeno le lunghe preghiere. Un assurdo a cui si assiste al giorno d’oggi è il vedere persone recitare la preghiera del Padre nostro (che è solo un modello) ripetendola all’infinito. Queste persone credono di fare una cosa giusta e non si rendono conto che l’essere ripetitivi in preghiera è male agli occhi del Signore.
Matteo 6:9 Voi dunque pregate in questa maniera: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome…
Ad una attenta analisi di questo modello di preghiera si intravede uno schema:
La lista della spesa
Nella realtà invece succede che ci si rivolge a Dio frettolosamente ed il tutto si riduce ad una lista di richieste come la lista della spesa. Dico questo perché io mi definisco uno di quelli ma in coscienza tutti sappiamo che non è il miglio modo di approcciarsi al Re dei Re.
Da una parte ci proclamiamo servitori dell’altissimo ma dall’altra chiediamo a Dio di essere al nostro servizio per ogni nostra richiesta. Quando i discepoli di Gesù chiedono al Signore “insegnaci a pregare” vi assicuro che non è una richiesta anacronistica.
Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà
È necessario ora mettere in ordine di priorità tutte le nostre preghiere, il modello del Padre nostro mette in primo piano la venuta del regno e di conseguenza il nostro impegno dovrebbe essere orientato proprio a quello.
Vorrei farvi ricordare una citazione di Gesù:
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cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia,
e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.
(Matteo 6:33)
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Il Signore Gesù ci dice che bisogna cercare prima (e non dopo) il regno di Dio e la sua giustizia! Cercare è sinonimo di impegnarsi ed è questo che bisogna fare in primo luogo perché tutte le altre cose di cui abbiamo bisogno ci verranno date in aggiunta. Domanda: Quanti di voi mettono il regno di Dio al primo posto nella vita?
Il Signore Gesù non ha detto credete in me e “ANDRA TUTTO BENE” ma piuttosto il contrario, “NEL MONDO AVRETE TRIBOLAZIONE” (Giovanni 16:33) e anche “chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la ritroverà” (Matteo 16:25)
Dacci oggi il pane quotidiano
Questa è l’unica richiesta di tutta la preghiera, non è una lista della spesa e nemmeno la richiesta del superfluo. Il pane quotidiano è il cibo di cui abbiamo bisogno giornalmente!
Anche su questa richiesta è doveroso fare una osservazione e cioè che come la manna nel deserto scendeva ogni giorno, così anche il pane quotidiano è una richiesta da farsi giorno per giorno. Il popolo di Dio nel deserto cercò di accumulare più del bisogno ma il risultato di voler accumulare di più era che la manna si deteriorava diventando immangiabile.
Molte preghiere non ottengono risposta proprio per il fatto di chiedere di più del fabbisogno o perché chiediamo male. Questo punto lo chiarisce Giacomo nella sua lettera.
Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. (Giacomo 4:3)
Un altro ostacolo alla preghiera è quello di chiedere con autorità. Un cattivo costume di oggi è quello di fare una dichiarazione secondo il nostro volere dichiarandola poi nel nome di Gesù. Questa viene chiamata “parola di fede” ed ha origini in un movimento americano detto proprio “word of Faith movement”.
La parola di fede secondo Giacomo e secondo la Bibbia è una eresia ed un male agli occhi di Dio.
13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo»,
14 mentre non sapete ciò che accadrà l'indomani. Cos'è infatti la vostra vita? In verità essa è un vapore che appare per un po' di tempo, e poi svanisce.
15 Dovreste invece dire: «Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello».
16 Voi invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è cattivo.
(Giacomo 4:13-16)
Rimetti a noi i nostri debiti
In un linguaggio più attuale diremmo perdona a noi i nostri peccati. Siamo in un tempo di grazia ed il Signore ci perdona ampiamente in Cristo, su questo credo che ne siamo tutti consapevoli.
Il problema però sorge nella parte seconda del testo e nei versetti successivi: “come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.”
E su questo punto ci sarebbe molto da dire, infatti pretendere il perdono divino che è costato la vita di Gesù senza a nostra volta perdonare gli altri ci si ritorce contro!.
Gesù dice: ATTENZIONE! Se voi non perdonate, nemmeno il Padre vostro vi perdonerà!
La preghiera dello stolto
Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di DIO: avvicinati per ascoltare piuttosto che per offrire il sacrificio degli stolti, i quali non sanno neppure di far male. (Ecclesiaste 5:1)
La saggezza di Salomone ci propone un sano suggerimento, avviciniamoci a Dio per ascoltare piuttosto che per parlare. Lo stolto apre subito la bocca condannandosi con le proprie mani o parole. L’arte di ascoltare oggi viene spesso dimenticata ma se stiamo in meditazione della parola ed in ascolto mediante il nostro spirito, scopriremo che il Signore ha anche lui qualcosa da dirci o da insegnarci. Impariamo ad ascoltare piuttosto che presentare la lista della spesa per poi correre agli impegni della giornata, a volte è meglio rinunciare ad un momento di preghiera piuttosto di offrire il sacrificio degli stolti.
Stà in silenzio davanti all'Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese, per l'uomo che segue i suoi malvagi disegni. (Salmi 37:7)
La preghiera impedita
vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso piú debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. (1 Pietro 3:7)
A volte ci domandiamo perché il Signore non risponde alla nostra preghiera o perlomeno non risponde secondo le nostre aspettative. La preghiera non è una bacchetta magica pronta all’uso, se non otteniamo risposta da Dio, un possibile impedimento potrebbe essere che non onoriamo le nostre mogli come si deve, non consideriamo la moglie come il vaso più debole mancando di comprensione e volte anche di pazienza.
Il Signore comunque non sempre risponde immediatamente, a volte richiede che ci sia costanza e perseveranza nel chiedere ed in certi casi la preghiera deve essere necessariamente abbinata al digiuno.
In ogni caso bisogna essere preparati anche alla possibilità di non ottenere alcuna risposta o perlomeno la risposta potrebbe non piacerci, come nel caso dell’apostolo Paolo.
7 Inoltre, affinché non m'insuperbisca per l'eccellenza delle rivelazioni, mi è stata data una spina nella carne, un angelo di Satana per schiaffeggiarmi affinché non m'insuperbisca.
8 A questo riguardo ho pregato tre volte il Signore che lo allontanasse da me.
9 Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. (2 Corinzi 12:7-9)
La spina nella carne era una sorta di piaga che non guariva, Paolo prega tre volte per ottenere la guarigione ma la risposta fu “no, non ti guarisco perché la mia grazia ti è sufficiente”.
La preghiera verso Dio come verso ad un Padre
Il fatto che Dio non sempre risponde come da nostra aspettativa, non deve renderci pigri e nemmeno poco zelanti. Il Signore stesso ci presenta Dio come un Padre affettuoso che si prende cura dei nostri bisogni, egli si prende cura dei giusti e degli ingiusti e fa sorgere il sole sui buoni come sui malvagi.
Gesù dice:
9 Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto.
10 Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.
11 E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe?
12 O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione?
13 Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piú il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono
Il Padre vostro che è nei cieli è pronto a darvi buoni doni come pure lo Spirito Santo a chi glielo chiede. Non cessate di pregare, chiedete secondo la volontà di Dio e vi sarà dato, siano i vostri obbiettivi rivolti al regno di Dio. Quando chiedete che una evangelizzazione vada a buon fine, state certi che Dio sarà con voi.
Il Signore vi benedica
Luca 23:37-54
37 Ora, mentre egli parlava, un certo fariseo lo invitò a pranzo in casa sua. Ed egli entrò e si mise a tavola.
38 Il fariseo notò questo e si meravigliò che non si fosse lavato prima del pranzo.
39 E il Signore gli disse: «Ora voi farisei pulite l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di malvagità.
40 Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha fatto anche l'interno?
41 Ma date in elemosina quel che c'è dentro, e ogni cosa sarà pura per voi.
42 Ma guai a voi farisei! Poiché voi pagate la decima della ruta della menta e di ogni erba, e poi trascurate la giustizia e l'amore di Dio. Dovevate fare queste cose, senza trascurare le altre.
43 Guai a voi farisei! Perché amate il primo posto nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze.
44 Guai a voi scribi e farisei ipocriti! Perché siete come i sepolcri che non si vedono, e gli uomini vi camminano sopra senza accorgersene».
45 Allora uno dei dottori della legge, rispondendo, gli disse: «Maestro, dicendo queste cose, tu offendi anche noi».
46 Ed egli disse: «Guai anche a voi, dottori della legge! Perché caricate gli uomini di pesi difficili da portare, e voi non toccate questi pesi neppure con un dito.
47 Guai a voi! Perché voi edificate i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi.
48 Cosí facendo, voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri, infatti essi uccisero i profeti e voi edificate i loro sepolcri.
49 Per questa ragione anche la sapienza di Dio ha detto: "Io manderò loro dei profeti e degli apostoli, ed essi ne uccideranno alcuni ed altri li perseguiteranno".
50 Affinché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, che è stato sparso fin dalla fondazione del mondo:
51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il tempio; sí, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
52 Guai a voi dottori della legge! Perché avete sottratto la chiave della scienza voi stessi non siete entrati e ne avete impedito l'accesso a coloro che entravano».
53 Ora, mentre egli diceva loro queste cose, gli scribi e i farisei, cominciarono ad irritarsi grandemente contro di lui e ad assalirlo con molte domande
54 tendendogli tranelli, per coglierlo in fallo e poterlo accusare per qualche sua parola.
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