Come bisogna interpretare la Bibbia?
28/11/2020
La Bibbia è affidabile?
Prima ancora di chiederci come bisogna interpretare la Bibbia, dovremmo chiederci se questa è affidabile, se ci è pervenuta correttamente e se è veramente la Parola di Dio. L’apostolo Paolo riconosce la Bibbia come testo “ispirato da Dio”.
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Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia
(2 Timoteo 3:16)
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Gesù riconosce come genuini ed autentici. tutti i testi scritti fino ad allora incluso la Genesi
Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto. (Matteo 5:18)
Con questa affermazione Gesù ci conferma che la legge (il pentateuco) così come lo abbiamo ricevuto è tutta “Parola di Dio” compreso gli apici e le virgole ma non solo questo, in un altra sua affermazione, Gesù ci dice che ciò che leggiamo a partire dal libro della Genesi è da prendersi letteralmente. Infatti Gesù disse: “Non avete voi letto che chi li creò da principio, li creò maschio e femmina?”. Mi sembra evidente che per Gesù Adamo ed Eva non erano personaggi di una storia mitologica ma a tutti gli effetti i progenitori dell’umanità.
La Genealogia di Gesù risale fino ad Adamo ed Eva
A conferma di questo troviamo nel vangelo di Luca tutta la genealogia di Gesù composta da 77 generazioni ed i relativi nomi fino ad Adamo ed Eva. Non c’è dubbio che i sei giorni della creazione sono letterali e che risalendo gli anni di vita di ogni personaggio della genealogia di Gesù, la creazione della terra e dell’universo intero risalgono al massimo a 6.500 anni fa e non a miliardi di anni fa.
Gesù cita la scrittura quale autorevole “parola di Dio”
Gesù viene tentato da Satana (vedi Matteo 4) e risponde per tre volte dicendo “sta scritto”. Citando la scrittura Gesù riconosce l’autorevolezza e l’AUTORITA della scrittura.
Leggiamo anche nei vangeli che lo stesso Gesù citava spesso la scrittura, ai Farisei che lo interrogavano rispondeva dicendo “non avete mai letto…”. Gesù quale figlio di Dio si nutrì della scrittura e portandola poi a compimento. Se si vuole studiare la scrittura bisogna necessariamente riconoscerne l’autorità. L’errore del cattolicesimo sta proprio nel fatto di aver invertito i ruoli dell’autorità mettendo l’uomo, il magistero e quella che chiamano chiesa al di sopra della scrittura arrogandosi così il diritto di alterarne i contenuti ed i principi della salvezza.
Il problema delle traduzioni
Dopo aver assodato che la Bibbia è veramente la Parola di Dio, dobbiamo ora considerare che ciò che abbiamo in mano oggi sono una traduzioni di testi antichi nella nostra lingua moderna. In origine la Bibbia veniva tramandata oralmente (la Genesi) ma poi al tempo di Mosè quando si iniziò a scrivere su supporti fisici come tavolette di argilla, pelli di animali e successivamente su papiri i quali erano lunghe strisce di foglie della pianta di papiro che venivano arrotolati su se stessi, la stesura dei vari libri veniva fatta nelle lingue di quel tempo.
La Bibbia fu scritta principalmente in Aramaico, in Ebraico per quanto riguarda il vecchio testamento ed in Greco per quanto riguarda il nuovo. Col tempo la Bibbia poi venne tradotta anche in latino e la sua diffusione fu principalmente per le persone erudite ma poi con l’avvento della stampa nel XV secolo, ci fu una vera rivoluzione e si iniziò a stampare la Bibbia nelle lingue dei popoli diventando così di dominio pubblico.
Ora però tocca a noi di preoccuparci prima di iniziare a studiare la Bibbia a ricercare la traduzione migliore e più fedele nella nostra lingua. In Italiano ci sono delle traduzione antiche del Brucioli, del Malermi e del Diodati le quali sono delle ottime traduzioni, si basano tutte sul textus receptus, un codice messo insieme da Erasmo da Rotterdam ai tempi della riforma - ma come tutti sanno, le lingue si evolvono col tempo - e l’Italiano di quattro secoli fa, ai giorni d’oggi non è più comprensibile al 100%. Personalmente ho scelto la “Nuova Diodati” in quanto riprende i testi della Diodati del 1607 i quali sono stati aggiornati al parlare del nostro tempo.
Purtroppo ci sono anche delle Bibbie che non sono per niente fedeli al testo ricevuto in quanto vanno a ripescare dei codici minoritari che pur essendo più antichi non furono mai utilizzati dalla chiesa primitiva e con una sorta di critica testuale ed un lavoro di intelligenza umana, sono riusciti a manipolare i testi ufficiali della riforma protestante che troviamo nelle diverse lingue come:
1) Per l’Inglese - King James Bible
2) Per il Tedesco - Lutheran Bible
3) Per il Francese - La bible de Olivetan
4) Per lo Spagnolo - La Rejna Valera
5) Per l’Italiano - La Diodati
Per la cronaca, c’è anche una Bibbia che è malvagia a tutti gli effetti ed è da rigettare in toto, sto parlando della New World Translation (La traduzione del nuovo mondo) e cioè la Bibbia dei Testimoni di Geova (Jehovah’s Witnesses). Questa Bibbia è volutamente modificata in molte parti al fine di togliere la divinità a Cristo. Infatti per i testimoni di Geova Cristo non è DIO ma un dio minore come si evince dai versetti qui sotto messi a confronto.
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Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.
(Giovanni 1:1 Nuova Diodati)
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Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era un dio.
(Giovanni 1:1 Traduzione Nuovo Mondo)
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Perché dico di munirsi di una buona traduzione?
Perché il traduttore è un essere umano che può essere influenzato dalla sua fede e dottrina e potrebbe anche tradurre avvalendosi di forzature. L’alternativa a questo problema sarebbe di imparare le lingue antiche ed in particolare il Greco antico col quale è stato scritto il N.T. ed imparare direttamente dai testi antichi, ma questo non sempre è possibile.
Un altro problema delle traduzioni è quella della diversità di linguaggi e quindi dal riportare fedelmente il testo originale in una lingua che potrebbe essere inferiore. Il Greco antico è un linguaggio di alto livello ed usa le declinazioni mentre l’Italiano è un linguaggio leggermente inferiore in quanto lingua neolatina così come il Francese, lo Spagnolo ed il Portoghese mentre se dobbiamo tradurre in Inglese, questa lingua è nettamente inferiore alle lingue neolatine come l’Italiano. Quando la “Watch Tower and Bible Transaction” traduce dal Greco all’Inglese e poi dall’Inglese alle altre lingue, soffrirà di una perdita di profondità del testo al punto che e a volte non è nemmeno possibile fare una traduzione ma ci si deve avvalere di equivalenze dinamiche.
Strumenti per lo studio della Bibbia
Un bravo studente della Bibbia si procurerà una Bibbia interlineare, una chiave biblica, una concordanza Biblica ed un dizionario Biblico al fine di essere in grado di studiare al meglio il testo.
Infine se non vogliamo sempre riscoprire l’acqua calda, un’altra buona norma è quella di consultare i vari commentari. Sono passati duemila anni e molti Cristiani prima di noi hanno interpretato la Bibbia ed hanno lasciato scritto nei commentari il resoconto delle loro interpretazioni. Non è possibile che ogni Cristiano possa interpretare la Bibbia per conto suo senza mai confrontarsi con nessuno ritenendo poi di essere sempre nel giusto.
Ci sono dunque delle scuole bibliche dove si insegna la teologia, ci sono molti libri di teologia scritti da personaggi importanti e di valido riferimento da tenere in considerazione. Solo uno stolto dirà io mi baso solo su ciò che mi dice lo Spirito Santo in quanto alla fine sarà ingannato dai suoi stessi pensieri. Lo Spirito Santo ci viene in aiuto non con nuove rivelazioni ma illuminandoci su tutto ciò che è scritto e consolidato.
Ermeneutica e interpretazione della Bibbia
Che cosa significa il termine ermeneutica?
L’ermeneutica è la scienza che studia l’interpretazione di un testo prendendo in considerazione l’autore, il destinatario del testo e a grandi linee anche il concetto di ciò che l’autore vuole trasmettere al lettore.
La Bibbia non è un libro ma un insieme di 66 libri scritti da 40 autori diversi, in tre lingue diverse, in tre continenti diversi, in 15 secoli diversi e da persone diverse tra di loro come stato sociale come ad esempio un agricoltore, un pescatore, un Re, un dottore e così via. Pur sapendo che ognuno di essi è stato ispirato da Dio nella stesura del testo, di fatto dobbiamo anche considerare che il Signore non li ha privati della loro personalità, della loro cultura e nemmeno della loro conoscenza pertanto dobbiamo comprendere che ci sono diversi stili di scrittura che vanno interpretati secondo le loro caratteristiche come ci sono pure diversi modi di dire legati alla cultura di quell’epoca. Gesù si avvaleva molto spesso di forme iperboliche di linguaggio pertanto quando Gesù dice “se il tuo occhio ti è causa di peccato cavalo”, sta mettendo molta enfasi per dare molta rilevanza al problema del peccato. Di fatto non si è mai visto nessuno cavarsi gli occhi dopo aver peccato. Un altro modo di parlare di Gesù è la metafora, quando Gesù dice “io sono la porta”, è chiaro che ciò che intende dire è che lui è l’accesso al Padre. Similmente quando dice: “chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna” non stava insegnando il cannibalismo ma nemmeno si stava riferendo al pane ed al vino dell’ultima cena, ciò che stava insegnando era la necessità di cibarsi in senso spirituale di tutta la sua persona.
In linea generale possiamo dire che la Bibbia deve essere interpretata letteralmente ma quando si incontra uno stile poetico, uno stile profetico, una parabola o una figura dovremo stare attenti a leggere il testo in quella chiave.
Ad esempio i libri profetici contengono dei testi che pur leggendoli in modo letterale, dobbiamo essere in grado di comprenderne il significato immediato ma anche quello futuro che non sempre vengono scritti seguendo una sequenzialità temporale. Vedi Gioele 2:
Allora voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele e che sono l'Eterno, il vostro DIO, e non ce n'è alcun altro; il mio popolo non sarà mai piú coperto di vergogna». «Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve. Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue fuoco e colonne di fumo. Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell'Eterno. E avverrà che chiunque invocherà il nome dell'Eterno sarà salvato, perché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto l'Eterno, e fra i superstiti che l'Eterno chiamerà». (Gioele 2:27-32)
Il profeta Gioele parla al popolo di Dio del fatto che lui è in mezzo a loro e che farà grandi cose per loro. Poi dice: “dopo questo avverrà che io spanderò del mio Spirito su ogni carne …” è sempre lo stesso paragrafo ma questa parte del testo si adempie dopo quasi mille anni nel giorno di Pentecoste e non solo perché il testo prosegue parlando di segni nella luna e nel sole. Questi segni a distanza di tremila anni non si sono ancora visti. Infine il testo dichiara che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Per gli uomini di quel tempo, era impossibile comprendere che la profezia sarebbe stata rivolta a tutta l’umanità e che la salvezza di Dio in Cristo avrebbe raggiunto le estremità della terra. A distanza di tremila anni da quella profezia, conosciamo in parte il suo adempimento ma non abbiamo nessuna idea di cosa sia il sole mutato in tenebre e la luna in sangue e tantomeno del grande e terribile giorno dell’Eterno. In questo caso l’interpretazione sarà si letterale ma la sua applicazione pratica potrà essere solo spirituale estraendone i concetti che ci rivelano un Dio che vuole salvare l’umanità ed alla fine eseguirà un giudizio che dividerà le pecore dai capri.
Il problema culturale
In ogni cultura ci sono dei modi di dire diversi tra di loro, ad esempio se un Americano mi dice che “non vorrebbe essere nelle mie scarpe”, se non conosco la sua cultura ed i suoi detti, non comprenderò cosa sta dicendo in quanto interpretando letteralmente ciò che dice io penserò che è fuori di testa. Similmente anche lui non comprenderà la frase “non vorrei essere nei tuoi panni” perché nella sua cultura questo modo di dire non esiste ma di fatto stiamo dicendo la stessa cosa.
Ora quando nella Bibbia leggiamo un testo di Paolo che dice: “Non mi sono consultato con carne e sangue (Galati 1:16)” oppure “Carne e sangue non entreranno nel regno di Dio (1Cor 15:50)”, se non mi addentro nella cultura Ebraica di duemila anni fa, non sarò in grado di comprendere il significato letterale del testo.
Anche Gesù usa le figure, in Matteo 16 Gesù dice:”Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.” Stiamo sempre parlando di un testo scritto in senso figurato da interpretare. Carne e sangue rappresentano una persona che noi definiremmo oggi in carne ed ossa.
Un altro esempio: “il nostro combattimento non è contro sangue e carne (Efesini 6:12)” oppure quando Gesù dice: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. (Giovanni 6:56)”. Ci sono delle persone che con un ragionamento contorto, associano questo passo alla cena del Signore!
Capite che è importante applicare la corretta ermeneutica ad ogni testo, leggendolo nel suo contesto e considerando ciò che l’autore stava cercando di dire. Quando vedo certi insegnanti che saltano da un libro all’altro come delle cavallette mi chiedo se comprendono il significato dei vari testi che citano ed il modo con cui li associano. Non è possibile studiare la Bibbia saltando avanti ed indietro per i vari libri, questa forma di insegnamento è quasi sempre errata e non mette in grado lo studente di capire nulla. Ad esempio se io sono un insegnante universitario e voglio insegnare un determinato concetto ai miei studenti, cosa succede se dico loro: Aprite il libro di matematica a pagina 250 e leggete la riga 4 poi prendete il libro di biologia a pagina 530 la riga 7 e 8 ed infine il libro di chimica a pagina 65 le righe da 10 a 15. Questo modo di insegnare porterà forse da qualche parte?
La vera chiave di lettura della Bibbia
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Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
(Giovanni 5:39-40)
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Nonostante le varie differenze di stile di scrittura, avendo di base un solo Dio che ispira lo scrittore, possiamo dire che dalla Genesi fino ad Apocalisse, c’è un piano di Dio per l’umanità che si adempie con Cristo. “Tutti muoiono in Adamo ma tutti saranno resi viventi in Cristo (1Cor 15:22)”. La Bibbia dunque non si preoccupa tanto di far prosperare l’uomo in base al bene o al male che compie ma del riscatto della sua vita e questo è opera di Cristo in tutta la Bibbia. La chiave di lettura di tutta la Bibbia è Cristo perché la Bibbia è Cristologica sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento
Ad esempio ci sono molti Salmi che sono rivolti a Cristo:
- Salmo 2:8 “Chiedimi, e io ti darò le nazioni come tua eredità e le estremità della terra per tua possessione.”
- Salmo 2:12 “Sottomettetevi al Figlio, perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.”
- Salmo 16:10 “perché tu non lascerai l'anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.”
- Salmo 22:16-18 “Poiché cani mi hanno circondato; uno stuolo di malfattori mi ha attorniato; mi hanno forato le mani e i piedi. posso contare tutte le mie ossa; essi mi guardano e mi osservano. Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica.” (tutto il salmo 22 è rivolto a Gesù)
- Salmo 45:6-7 “Il tuo trono, o DIO, dura in eterno; lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu ami la giustizia e odi l'empietà; perciò DIO, il tuo DIO, ti ha unto d'olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni.”
- Salmo 68:18 “Tu sei salito in alto, hai fatto prigioniera la prigionia, hai ricevuto doni fra gli uomini anche fra i ribelli, affinché tu, o Eterno DIO, possa dimorare là.”
- Salmo 118:22 “La pietra, che i costruttori avevano rigettata è divenuta la testata d'angolo.”
Tutto il vecchio testamento è Cristocentrico
Nel vecchio testamento si parla di Dio in quanto trinità ma si parla anche di YHWH che nelle varie Bibbie viene tradotto come “SIGNORE” tutto maiuscolo oppure “ETERNO” come sinonimo del tetragramma Ebraico. Comprendere che il tetragramma YHWH è il nome di Dio il figlio e non di Dio il Padre, ci apre la strada alla conoscenza di Gesù prima della sua incarnazione. Il Dio del vecchio testamento che si mostrava a Mosè faccia a faccia non era Dio il Padre ma Dio il figlio il quale poi prenderà nome Yahushua in Ebraico che noi chiamiamo Gesù in Italiano e Jesus in Inglese. Il nome Yahushua letteralmente significa YHWH salva (Dio Salva) e sappiamo che YHWH stesso dice che sarebbe venuto a salvare il suo popolo.
Libro di Isaia 40:3-5
La voce di uno che grida nel deserto: «Preparate la via dell'Eterno (YHWH), raddrizzate nel deserto una strada per il nostro DIO. Ogni valle sia colmata e ogni monte e colle siano abbassati, i luoghi tortuosi siano raddrizzati e i luoghi scabrosi appianati Allora la gloria dell'Eterno sarà rivelata e ogni carne la vedrà, perché la bocca dell'Eterno ha parlato».
Libro di Malachia 3:1
«Ecco, io mando il mio messaggero a preparare la via davanti a me. E subito il Signore, che voi cercate, entrerà nel suo tempio, l'angelo del patto in cui prendete piacere, ecco, verrà», dice l'Eterno degli eserciti.
Le profezie sulla venuta dell’Eterno Dio a salvare il suo popolo non sono solo queste ma per brevità non mi dilungo nel presentare una lunga lista in quanto già dovrebbe essere chiaro che il messaggero che doveva venire prima del Signore è Giovanni il battista e subito dopo appare sulla scena l’incarnazione dell’Eterno in forma di Gesù il figlio dell’altissimo.
Se dunque interpretiamo le scritture alla luce di Gesù quale Dio del vecchio testamento, tutto sarà più chiaro anche il fatto che al di fuori di Gesù non c’è salvezza sia per il vecchio testamento che per il nuovo.
Per conoscere meglio Gesù nel vecchio testamento ho pubblicato il libro di Ellero Balzani: JWHW La password di se stesso. clicca questo link per andare alla pagina
Le regole d’oro dell’ermeneutica
Come si interpreta la Bibbia? Lo Spirito Santo ci insegna ogni cosa?
Prima regola fondamentale è l’armonia biblica
Potrebbe succedere di incontrare dei versetti della Bibbia che apparentemente sembrano in contrasto tra di loro e quando vediamo che non c’è armonia, dobbiamo ritenere che la nostra interpretazione non è corretta. Lo stesso vale per certe dottrine strane che ci vengono insegnate e specialmente in questi ultimi tempi siamo in regime di apostasia in quanto le persone non amano più la sana dottrina.
L’armonia biblica si basa sul fatto che la scrittura interpreta se stessa, l’affermazione di un versetto deve trovare supporto in uno o più versetti della Bibbia senza forzature ma in completa armonia. Ad esempio se diciamo che un versetto dichiara che siamo tutti peccatori, lo stesso concetto si troverà anche in altri passi della Bibbia ed alla fine potremo arrivare a stabilire la dottrina del peccato la quale si unirà alla dottrina del perdono di Dio, all’opera di espiazione in Cristo e alla salvezza. Tutto questo è in armonia, è biblico e lo possiamo insegnare tranquillamente ed in piena fiducia.
Dall’altro lato invece se un insegnamento non è in armonia col resto della Bibbia deve essere ritenuto una eresia. Ad esempio se uno insegna che Cristo è morto sulla croce per riscattarci da Satana, sta insegnando una eresia in quanto questo va in contrasto con tutto il resto della Bibbia. Infatti noi siamo stati riscattati dall’ira di Dio e dalla sua condanna, Satana non ha il potere di fare nulla che non gli sia permesso da Dio ed alla fine dei tempi anche lui sarà condannato e gettato nello stagno di fuoco da Dio insieme a tutti i peccatori che non hanno riconosciuto Gesù come loro salvatore.
Seconda regola fondamentale è la scrittura quale unica rivelazione
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ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.
(Giovanni 14:26)
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Lo Spirito Santo ha certamente insegnato e rivelato ogni cosa ma ora la rivelazione della Bibbia è conclusa, nulla si può aggiungere e nulla si può togliere. Quel versetto di Giovanni 14:26 si trova in un libro, in un contesto ed è rivolto a delle persone e quelle persone non siamo certo noi. Lo Spirito Santo ha guidato gli apostoli ed i discepoli nella stesura del nuovo testamento ed è su questo che i credenti si devono basare per conoscere le rivelazioni di Dio. Pertanto non dobbiamo aspettarci nessuna nuova rivelazione da parte dello Spirito Santo e chiunque dovesse dichiarare di avere nuove rivelazioni, state certi che quello è un falso profeta che vi insegnerà un falso vangelo e che alla fine vi porterà fuori strada.
L’apostolo Paolo in 1 Corinzi 4:6 dice: “Ora, fratelli, per amore vostro, io ho applicato queste cose a me e ad Apollo, affinché per mezzo di noi impariate a non andare al di là di ciò che è scritto, per non gonfiarvi l'un per l'altro a danno di terzi.”
Gesù disse: “non c'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato e nulla di segreto che non debba essere conosciuto. (Matteo 10:26)”
Le parole di Gesù vanno prese sul serio, se lui dice che tutto è stato rivelato, dobbiamo credere che le cose stanno così e che nemmeno lo Spirito Santo potrà insegnare cose nuove, infatti Gesù disse pure queste parole per quanto riguarda lo Spirito Santo.
Giovanni 16:12-15 Gesù disse:
Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono ancora alla vostra portata. Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. Tutte le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà.
Secondo le parole di Gesù, lo Spirito Santo dirà né più e né meno le cose che ha udito da Gesù, egli prenderà le parole di Gesù e ve le annunzierà! Dopo l’ascesa di Gesù, lo Spirito Santo ha ricordato ai quei discepoli tutte le cose e tutto ciò è stato scritto nel nuovo testamento. Dopo duemila anni, la rivelazione non cambia, il piano di Dio non cambia e la scrittura è SUFFICIENTE per la salvezza, la scrittura è “INFALLIBILE , INERRANTE” e “DIVINAMENTE ISPIRATA” l’ultimo libro è l’apocalisse di Giovanni ed ogni presunta rivelazione da parte di qualunque presunto profeta è da rigettare.
L’opera dello Spirito Santo sarà dunque quella di illuminare il credente, di aprirgli gli occhi per comprendere la scrittura e di guidarlo nella sua interpretazione.
Terza regola di interpretazione - Studiare la Bibbia nel suo contesto
Spesso ci sono predicatori che aggiungono del proprio al testo scritto ed usano la Bibbia fuori contesto per insegnare un loro pensiero.
Ad esempio:
18 In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo 19 Ancora io vi dico che, se due di voi si accordano sulla terra per domandare qualunque cosa, questa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. 20 Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». (Matteo 18:18-20)
Questo testo si trova in un contesto dove si parla di perdono pertanto l’interpretazione deve considerare ciò che l’autore in questo caso Gesù, stava insegnando al suo pubblico per quanto riguarda il perdono.
Gesù disse:
«Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; (Matteo 18:15)
Il discorso di Gesù poi prosegue dicendo che se il fratello non ti ascolta e non chiede perdono prendi due o tre testimoni e poi presentalo alla chiesa e alla fine consideralo come un peccatore o un pubblicano.
Ecco che ora si comprende che la mancanza di perdono è come un laccio, un legame che non è stato sciolto e che anche Dio nel cielo non scioglierà mentre se due o tre si accordano per sciogliere questo legame, allora anche Dio sarà d’accordo con loro e scioglierà questo laccio, questa mancanza di perdono in cielo e questo si accorda con altre parole di Gesù di Matteo 6 dove dice che se voi non perdonate, nemmeno il Padre che è nei cieli perdonerà.
Dunque le parole di Gesù che dicono “in verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo” hanno a che fare col perdono. Infatti poi Pietro interroga Gesù e gli dice: “Signore, se il mio fratello pecca contro di me, quante volte gli dovrò perdonare? Fino a sette volte?” Ecco che il discorso di Gesù prosegue dicendo “non sette volte sette ma settanta volte sette” e poi Gesù racconta la parabola del creditore spietato il quale dopo aver ricevuto il condono di un grande debito con il Re, si rifiuta poi di condonare un piccolo debito col suo servitore.
Come potete vedere, i versetti interpretati nel loro contesto sono in armonia con la Bibbia ma quelli che estrapolano i versetti dal loro contesto, finiscono per insegnare che Gesù ha dato a tutti l’autorità di legare e sciogliere qualunque cosa sulla terra. Ho sentito pastori dire che dobbiamo legare ogni spirito che viene contro di noi e che questo fa parte della nostra autorità.
Similmente sempre estraendo dal contesto un versetto, si arriva a dire che dove due o tre sono riuniti in Cristo, lui è in mezzo a loro per fare la loro volontà o dove due o tre si accordano sulla terra questa diventa la preghiera in accordo con Cristo. Niente di più falso e di più errato. la scrittura deve essere sempre letta e compresa nel suo contesto!
Quarta regola - Solo i veri credenti la comprendono
Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali. Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente. (1Corinzi 2:12-14)
L’uomo naturale è l’uomo non rigenerato che di fatto non ha ricevuto lo Spirito Santo. Ci sono molti studiosi della Bibbia che si impegnano molto a leggera e a studiarla così come si legge e studia un qualunque libro e con la sua capacità ed intelligenza riesce ad estrarne qualcosa ma non sarà mai in grado di comprendere il piano di Dio perché per lui è follia. Oggi vediamo dei programmi televisivi come Focus dove si insegna di tutto e di più ed ora persino la Bibbia ma il risultato delle loro osservazioni è così penoso da far venire voglia di spegnere la tv dove quel programma viene trasmesso. Ci fun un tempo in cui più volte nel corso della mia vita mosso dalla curiosità di conoscere la Bibbia, ho provato a leggerla in vari punti ma restava un libro chiuso ed incomprensibile, fino all’età di 40 anni quando mi convertii a Cristo e solo allora tutto divenne chiaro.
Il credente dunque comprende ogni cosa, la Bibbia dice che noi abbiamo la mente di Cristo e siamo in grado di giudicare in modo spirituale le cose spirituali della Bibbia. Per questo l’approccio di un vero credente verso la Bibbia sarà con riverenza e con la preghiera per essere sempre in unione con Dio per mezzo dello Spirito Santo e per essere guidato in tutta la meditazione e comprensione dei testi.
La Bibbia parla di doni dati agli uomini per l’edificazione della chiesa ed uno di questi doni molto importante è quello di dottore della legge ovvero di insegnante della Bibbia. Ogni chiesa deve essere nutrita correttamente con la parola di Dio ed ogni credente deve poter rivedere a casa e ripassare tutto ciò che gli è stato insegnato. Similmente l’evangelista è un dono dato a chi andrà a predicare la parola della salvezza sotto forma di vangelo affinché le persone vengano a Cristo, si uniscano alla chiesa e siano poi nutriti di cibo solido.
Ogni credente si nutre costantemente della Parola di Dio mediante la Bibbia, Gesù disse: “l’uomo non vivrà di solo pane ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio”. Dobbiamo dunque nutrirci di cibo naturale per il nostro corpo fisico ma dobbiamo nutrire anche la nostra mente ed il nostro spirito di cibo spirituale.
Teniamo sempre ben presente che la Bibbia è la verità rivelata di Dio ma come è scritto nel salmo 119:160 “la somma della tua parola è verità”. Un versetto preso qua e la non rappresenta mai la piena verità. Se cerchiamo la VERITA ci lasceremo guidare dallo Spirito Santo nello studio della Bibbia e dobbiamo anche essere pronti a cambiare il nostro pensiero quando questo risulta in contrasto con il resto della scrittura.
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Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina
ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie
(2Timoteo 4:3)
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